Archivio Albani - Papa Clemente XI

La Clementine Library alla Catholic University of America (CUA, Washington D.C.)

In occasione dell’anniversario della morte di Clemente XI (Giovanni Francesco Albani, 1649-1721) la Catholic University of America (CUA, Washington D.C.) ha gentilmente messo a disposizione in formato digitale alcuni preziosi volumi che un tempo facevano parte della biblioteca Albani e sono ora conservati presso la CUA.

 

Si ringraziano tutti i colleghi della CUA che hanno collaborato al progetto di digitalizzazione e, in particolare, Shane MacDonald (Special Collections Archivist, CUA), che ha sempre generosamente sostenuto il progetto Disiecta membra. Tracing the History of the Albani Libraries, così come aveva già fatto Lenore Rouse (CUA) in occasione della digitalizzazione del catalogo Albani Bibliotheca Albana Urbinas ordinatim composita et duplici librorum elencho locupletata (1720).

 

Si ricorda che i due cataloghi Albani conservati alla CUA ora a disposizione in formato digitale sono quelli descritti da Bernard M. Peebles nel suo articolo Urbino imprints in Washington («Italia Medioevale e Umanistica», 11, 1968, p. 331) come Cataloghi B e C:

 

“Catalogue B (of the year 1720)”, corrispondente al volume Bibliotheca Albana Urbinas ordinatim composita et duplici librorum elencho locupletata

 

“Catalogue C (of the year 1803 or later; two volumes)”, corrispondente ai due volumi Series Librorum Bibliothecae Albanae Quae Urbini est.

 

Resta da digitalizzare il “Catalogue A (early eighteenth century)”.

 

I due volumi che raccolgono la lista delle opere presenti nella Clementine Library della CUA (redatta a Washington nel 1930-33, Accession Ledger, vol. I e II) permettono per la prima volta di studiare nel dettaglio la consistenza della collezione Albani venduta da Guglielmo Castelbarco Albani (1901-1975) alla CUA nel 1928.

 

Una descrizione della Clementine Library è disponibile sul sito della CUA: https://libraries.catholic.edu/special-collections/rare-books/clementine.html

 

Vedi anche www.archivioalbani.it/index.php

 

 

 

"La musica 'a miei tempi era altra cosa. Una scoperta alla Biblioteca Oliveriana

Venerdì 5 aprile, alle ore 17.00, presso l’auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro (g.c., piazza Antaldi, 2 - Pesaro) verrà presentato l’eccezionale ritrovamento di una ricca collezione musicale, manoscritta e inedita, appartenuta alla famiglia Albani di Urbino ed ora conservata a Villa Imperiale di Pesaro. Coordinati dal presidente dell’Ente Olivieri Fabrizio Battistelli e dopo i saluti di Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, si terrà una Tavola rotonda con interventi di Dinko Fabris (Università della Basilicata), Franco Pavan (Conservatorio di Verona), Maria Chiara Mazzi (Conservatorio di Pesaro) e Brunella Paolini (Ente Olivieri di Pesaro). Gli interventi saranno accompagnati da esecuzioni musicali proposte da Franco Pavan al liuto, dal soprano Pamela Lucciarini e da Marco Mencoboni al clavicembalo.  

 

All’interno dell’archivio della famiglia Albani conservato presso Villa Imperiale di Pesaro, interamente digitalizzato ed inventariato nell'ambito di un progetto ideato e curato dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro, sono stati rinvenuti, grazie alla collaborazione tra la curatrice Brunella Paolini e il maestro Franco Pavan del Conservatorio di Verona,  23 volumi di spartiti di musica per  liuto e altri strumenti, quali il clavicembalo e la viola da gamba.

 

La Biblioteca Oliveriana, con il lavoro di inventariazione e digitalizzazione dell’Archivio Albani, consultabile all’indirizzo www.archivioalbani.it, consente oggi alla città di Pesaro di porsi come uno dei punti di riferimento mondiale per la ricerca legata al repertorio liutistico e alla musica composta ed eseguita tra la fine del XVI secolo e i primi decenni del ‘600. La collezione appena rinvenuta si aggiunge alla già straordinaria presenza del manoscritto oliveriano 1144, il noto “Codice a cuore”, che contiene preziose intavolature (composizioni musicali che seguono un sistema di notazione basato su cifre, lettere e altri simboli) risalenti agli ultimi anni del secolo XV. Pesaro, inoltre, può vantare la presenza di altri tre spartiti di musica per liuto, databili alla prima metà del XVII secolo, conservati dalla biblioteca del Conservatorio “G. Rossini”. Grazie al corpus complessivo di intavolature, Pesaro Città della musica può aspirare ad essere definita oggi anche la Città del liuto.

Proprio in qualità di Città creativa della Musica UNESCO, Pesaro parteciperà all’Annual Conference del Network delle città creative che si svolgerà a Fabriano dal 10 al 15 giugno prossimi. Il programma prevede che l’11 giugno si incontreranno a Pesaro i rappresentanti delle città della musica. È possibile anticipare che tra gli eventi previsti avrà luogo il primo concerto dedicato a composizioni inedite provenienti dal rinvenimento della collezione Albani.   

 

Considerata l’eccezionalità della scoperta, l’Ente Olivieri, ha dato vita a un comitato scientifico che avrà come compito studiare e diffondere, con esecuzioni pubbliche, registrazioni, edizioni musicali, ecc. il ricco patrimonio Albani, anche in collaborazione con le altre istituzioni musicali della città e del territorio.

 

 

Per informazioni:

Brunella Paolini, tel. 0721.33344, cell. 333.1103903, mail: ente.olivieri@oliveriana.pu.it; www.oliveriana.pu.it

Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

Il progetto Archivio Albani

Il progetto Archivio Albani, realizzato dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro in accordo la famiglia Albani ed in particolare con il conte Clemente Calstelbarco Albani proprietario e custode dei documenti, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Direzione Generale per gli Archivi, la Regione Marche, la Soprintendenza Archivistica per le Marche, l'Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino e con il contributo di alcuni finanziatori privati, tra cui va certamente ricordata la consistente liberalità a suo tempo concessa da Alberto Berloni, si propone di inventariare, digitalizzare e diffondere il prezioso fondo di papa Clemente XI (Giovanni Francesco Albani) conservato presso la Villa Imperiale di Pesaro e costituito da otto grandi casse di zinco.

L'archivio è costituito da decine di migliaia di documenti, in gran parte inediti, relativi, oltre che allo stesso Giovanni Francesco, a diversi personaggi della famiglia Albani vissuti tra il XVI e il XVIII secolo.

L'archivio digitale, interamente disponibile in rete, permette la consultazione dell'inventario, ricostruito nel rispetto dell'ordinamento preesistente, e la lettura integrale dei documenti.

Albani Archive Project

The aim of the Albani Archive Project is to facilitate the free and open consultation of its contents by means of comprehensive digital reproduction and a proper inventory of the highly significant historical documents handed down by the Albani family of Urbino. The Collection includes the private archives of Pope Clement XI (Giovanni Francesco Albani).
The idea of carrying out this undertaking may be  attributed to the determination of one of the owners of these important documents, Count Clement Castelbarco Albani, who - in collaboration with professor Antonio Brancati, Director of the Biblioteca e Musei Oliveriani until 2009 - devised a way to render these precious archives accessible to the general public.
At that time the Biblioteca Oliveriana was chosen as the institution that would host the project and be the main site for all its activities.  To assure correct management of the work - once the Archives Superintendent for the Marche Region had approved the project – an Agreement was signed by Count Albani and the President of the Ente Olivieri.
The documents that make up the Collection are of a diverse nature and type, and had at that point remained for numerous decades at the Villa Imperiale in Pesaro, i.e. the residence of the last Albani heirs.  Its contents include eight large zinc chests inside of which are thousands of perfectly preserved documents belonging to the family.  In the past the Archive was housed in the family library in the Palazzo Albani in Urbino. Then, when that prestigious building was sold to Luigi Renzetti in 1915, its contents were transferred to their present location.
The Collection has never been entirely organised or studied; at present the only existing description of its contents is a summary carried out in 1939 by a member of the Vatican’s Apostolic Library.  References to it are also present in the volume published by Francesco Canuti, Catalogo dei manoscritti che esistevano in Urbino nella Biblioteca del Papa Clemente XI (Giovanni Francesco Albani) con notizie sull’origine della Famiglia Albani e la descrizione del Palazzo degli Albani in Urbino. This volume was set and published by the Rossini Typography in Fano in 1939, but concerns only the documents in the Collection relating to the history of Urbino.
The Albani Archive Collection comprises diverse types of documents: private letters of a confidential nature, letters expressing congratulations and seasonal good wishes, official letters, letters chronicling events, letters begging for favours or assistance, memoirs, administrative documents, musical scores, and treatises.   Important information concerns the origins of the Albani family and its involvement in the most important historical events occurring between the 16th and 18th centuries, the history of the ancient Duchy of Urbino and how it was eventually annexed to the Stato Pontificio (the Vatican State).  A further highlight is Pope Albani’s relations and interactions with the Roman Catholic world.  Moreover, of particular importance are the books filled with notes, volumes of school exercises and details of instructional methods.
The digitalisation of these documents has been completed, and the inventory thereof carried out; the latter will soon be published on this site.  At the end of the entire project it will be possible to directly consult the digitalised contents of the Albani Archive from the present page.  Readers will thus gain access to all the documents in the Collection.  At present the online digital collection already includes about 120,000 images from documents contained in the first three zinc chests.

 

Disiecta membra. Tracce e testimoni delle biblioteche Albani [link]

Migliaia di manoscritti e libri a stampa provenienti dalle biblioteche Albana Urbinas e Albana Romana sono attualmente conservati in biblioteche pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti (cfr. Le biblioteche Albani della famiblia Albani in questo sito). Di molti altri si sono perse le tracce, anche se non è raro trovare sul mercato antiquario preziosi codici per lungo tempo considerati dispersi.

Il progetto Disiecta membra. Tracce e testimoni delle biblioteche Albani, ideato e curato da Brunella Paolini e Antonio Becchi, intende raccogliere e mettere a disposizione degli studiosi informazioni relative alle opere che facevano parte delle biblioteche Albani, al fine di tracciare una mappa delle loro attuali collocazioni. Particolare attenzione sarà riservata ai manoscritti e, tra questi, a quelli riconducibili all’ambiente scientifico urbinate fiorito intorno a Federico Commandino (1509-1575) e Guidobaldo del Monte (1545-1607). A lungo termine il progetto intende costituire una Biblioteca Digitale nella quale raccogliere copie dei manoscritti che si sono conservati.

Per informazioni e contatti:

Antonio Becchi becchi@mpiwg-berlin.mpg.de

Brunella Paolini ente.olivieri@oliveriana.pu.it

Disiecta membra. Tracing the History of the Albani Libraries [link]

Thousands of manuscripts and printed books originating in the Albana Urbinas and Albana Romana are currently kept in public and private libraries in Europe and the United States (see: Le biblioteche della famiglia Albani on this site). Many others have been lost, even if it is not rare to find precious volumes on the antiques market that had long been considered gone.
The project Disiecta membra. Tracing the history of the Albani Libraries, devised and lead by Brunella Paolini and Antonio Becchi, aims to collect and make available to scholars information concerning the works that made up the Albani Libraries, in order to map their present locations.
Particular attention will be dedicated to manuscripts, and among them, to those connected with the scientific environment that prospered around Federico Commandino (1509-1575) and Guidobaldo del Monte (1545-1607). In the long-term the project intends to compile a digital library, to showcase the copies of the manuscripts that are still preserved.
We would like to thank all those who wish to support this project by providing any information useful to the identification and conservation of the works that originated in the Albani Libraries.

 

Contacts:

Antonio Becchi becchi@mpiwg-berlin.mpg.de

Brunella Paolini ente.olivieri@oliveriana.pu.it 

 

Translation courtesy of Catherine Farwell Calcagnini

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Consultazione archivio

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Biblioteca Oliveriana [link]

Scalone d'ingresso

La Biblioteca Oliveriana di Pesaro è uno dei più importanti istituti culturali delle Marche. Il nucleo originario delle sue collezioni deriva dal lascito di Annibale degli Abbati Olivieri che tra il 1756 e il 1787, oltre destinare alla realizzazione di un pubblica biblioteca la sua ricca raccolta di volumi a stampa, manoscritti e pergamene, prevedeva anche la donazione del patrimonio archeologico e librario di Giovan Battista Passeri. Attualmente, accanto alle pregiate raccolte storiche, la biblioteca mette a disposizioni dei suoi utenti anche pubblicazioni moderne di carattere storico, giuridico, artistico e letterario.

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